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L’Iniziazone

É il processo che il neofita passa per stabilire legami piú stretti com il suo Orixá di testa, risultando in un ODU (Cammino) piu´riconoscibile da parte dell´iniziato.
Migliorano le possibilitá di vittoria sugli ostacoli e come risultato di questo aumento delle forze (Iniziazione), lo YAWO (iniziato) sará piu protetto dal suo Orixá. Il lavaggio dei conti e il BORI sono parti obbligatorie dell´iniziazione, in quanto la partecipazione piú intima nel candomblé esige il passaggio per i gradi intermediari.
Ma dobbiamo sempre ricordarci che il lavaggio dei conti e il “dar cibo alla testa” fanno parte della sequenza cerimoniale dell´iniziazione, ma questa é infinitamente piú ricca e piú complessa quando attraverso di lei l´unione con il candomblé diventa ancora piú forte.

Rituale di iniziazione
“Matrimonio com l´ Orixá”

L´obiettivo principale del processo iniziatico é l´atto di comunione dell´uomo con la divinitá. L´iniziato “nasce nell´Orixá, diventa il suo rappresentante sulla terra, ricevendo cosi un significato sacro”.
Dopo l´iniziazione, sempre se in possesso dell´Orixá, la persona perde temporaneamente la propria identitá personale, familiare e culturale per assumere quella dell´Orixá. É la presenza dell´energia di Xangô che rende possibile a un iniziato di camminare sulle braci senza bruciarsi ed é la presenza dell´energia degli Orixás che rende possibile l´assenza della fame, della sete e del sonno.

Il gioco dei Búzios

É uno strumento di comunicazione tra il Babalorixá e gli Orixás. É attraverso il Gioco dei Búzios che gli orixás manifestano i loro avvisi sulla vita dell´individuo. Questo si dovrá realizzare in forma di rituale (ebó, bori, offerte, posture) per la sua armonia.
La scoperta dell´Orixá di testa, delle restrizioni, delle attenzioni che dovranno essere prese dall´individuo saranno a lui rivelate attraverso il movimento dei búzios.

ORI = TESTA

ORI RERE = ORI di fortuna = Testa di fortuna, testa illuminata.
ORI BURUKU = ORI senza fortuna = Testa senza fortuna, confusa, insicura.
ORI INU = “Testa Interna”.

É l´ORINU che gestisce la testa fisica dell´uomo.
É l´ Orixá piú importante dell´essere umano, in quanto é UNICO, ogni persona ha il suo.
É Lui che conosce ed é legato al destino di ogni individuo, conosce le sue restrizioni, le sue fragilitá e le sue potenzialitá.
É nell´ORI che si trova il mezzo per la soluzione dei nostri problemi… Quando siamo in armonia con lui, superiamo gli ostacoli piú facilmente e cosi´, connessi alla positivitá interna ed alla dinamica perfetta della natura, troviamo la vittoria e il successo nel conseguimento dei nostri obiettivi personali.
É l´ORI che rende possibile la comunicazione tra l´individuo e il suo próprio Orixá trovando cosí, attraverso i rituali di EBÓ, BORI e l’ iniziazione, la maggior armonia possibile dell’essere umano con la terra, creando le migliori possibilitá in tutti gli aspetti della vita. La manutenzione di questo nuovo stato dipende anche dalla costanza delle offerte.

BORI

BORI é il rituale che crea armonia nell’ ORI, dando cosí la possibilitá di trasformare un ” ORI BURUKU” in “ORI RERE”.
È attraverso il Gioco dei Búzios che il Babalorixá riceve le istruzioni per realizzare l’atto rituale (BORI) che rende possibile non solo il cambiamento della sorte, ma anche il mantenimento della stessa affinché non venga persa.
É il BORI che riduce l’ansietá, la paura, il dolore e la tristezza, portando la speranza, l’allegria e l’armonia.
Cosí il BORI é una delle offerte piú importanti per la ricerca del bene individuale nel Candomblé.

Il Rito di Bori é molto serio, complesso e profondo. Per questo, il sacerdote deve avere uma grande conoscenza ed un grande rispetto in relazione all’Ori e alla evoluzione umana. Ori é l’Orixá piú importante nella vita di un uomo, in quanto senza di lui l’uomo semplicemente non esisterebbe. Ori significa, letteralmente, “testa” ed é misticamente il primo Orixá a essere venerato. É lui il portatore del destino umano.
Il Rito di Bori non dipende da nessun processo iniziatico e dal cuto di altri Orixás. Il suo obiettivo é di alimentare l’Ori, indipendentemente dal sesso, dalla razza, dalla professione, dall’etá o dal livello sociale della persona. Con questo rito si ricerca l’equilibrio attraverso l’azione dell’Ori, manovratore del destino personale. Molte volte si realizza un Riro di Bori con l’obiettivo di allontanare il male dal cammino della persona, il che non significa che, tolta questa minaccia nessun altro male possa manifestarsi. Percio´il Rito di Bori non ha una “data di scadenza”, non ha una frequenza determinata (annuale, semestrale, mensile, ecc.) e deve essere ripetuto quando se ne senta la necessitá.

L’ Odu manifestato attraverso il Gioco profetico determina la necessitá di realizzazione del Bori e indica quali materiali devono essere usati. Ci sono due tipi di Bori:
1) Quello che é considerato pre-requisito per uma iniziazione, ossia, in primo luogo si alimenta l’Ori, divinitá personale, per poi alimentare gli altri Orixás.
2) Quello realizzato con il fine di trovare la soluzione di un problema che affligge la persona attraverso l’alimento offerto al suo Ori, senza che ci sia la necessitá dell’iniziazione.
Il luogo piú appropriato per la realizzazione di tale rito é la casa del sacerdote. Costui deve avere buon senso sulla necessitá di raccoglimento. Se il Bori fosse accompagnato da Eje, é raccomandabile il raccoglimento come mezzo di riposo e protezione, in quanto l’Ori che stiamo venerando non deve ricevere energia del sole. Il raccoglimento evita, ancora, che l’ombra di colui che passa per il Bori sia calpestata.
Il sacerdote deve sapere che durante questo Rito solo la persona potrá entrare in transe nel momento in cui il suo Orixá sará lodato. Deve conoscere la finalitá e il significato di ogni materiale che usa. Omi e Obi, per esempio, sono indispensabili in questo Rito. Omi, l’acqua, reppresenta la pace, l’abbondanza e la fertilitá, in quanto Obi é usato per placare la furia delle avversitá e per alimentare le divinitá.
Il gioco profético determinerá, attraverso Odu, che materiale deve essere usato nel Bori e tale materiale potrá essere da un bicchiere d’acqua ad una offerta piu´grande.

OFERENDAS

Le OFFERTE sono gli “alimenti” degli orixás e sono preparate e fatte dalle figlie del santo.
Le OFFERTE raggiungono anche le persone che non sono iniziate, portando i benefici delle forze degli Orixás.
Ogni Orixá ha le sue OFFERTE.

Le offerte hanno l’obiettivo di promuovere l’incontro, di stabilire la comunicazione, di facilitare l’unione degli uomini com gli Orixás. L’offerta é complementare al gioco profético, in quanto é attraverso il gioco che si puó conoscere cosa, come, quando e dove fare le offerte alle divinitá. I sogni e le intuizioni rappresentano anche uma forma per attrarre la protezione degli Orixás.
Le offerte realizzate secondo la tradizione del culto degli Orixás sono effettuate nelle seguenti circostanze:
1) Quando il gioco di ifá (búzios, opele, ikin, etc) orienta il consulente o l’iniziato a fare l’offerta.
2) Quando i sogni o le intuizioni orientano in questa direzione.
3) Secondo ritmi ciclici di offerte, come le commemorazioni conosciute anche come “ose”, che possono essere effettuate a intervalli di 5, 7, 11, 21 o 30 giorni, essendo tale intervallo indicato dagli Orixás.
4) Annualmente, durante la cerimonia chiamata Odun Orisa, il cui fine é di festeggiare e dare omaggio agli Orixás. L’ Odun Orisa puó essere individiuale o collettivo.
5) Come forma di ringraziamento per una grazia ricevuta.
Evidentemente, devono essere rispettate le preferenze primordiali degli Orixás affinché si possa ottenere l’axé e tali preferenze includono alimenti, oriki, adura, orin, strumenti, simboli, colori, vesti, ecc.
É importante ricordare che gli Orixás beneficiano gli iniziati e i non iniziati, essendo indispensabile la presenza física dell’offerente, con eccezione nei casi di malattia, viaggio, ecc.
Le offerte sono di natura minerale, vegetale e animale. É la combinazione di questi tre elementi, con le invocazioni (oriki), le preghiere (aduras) e i canti (orin) che rendono possibile l’attrazione delle forze delle divinitá che esistono in natura per il bene dell’uomo. I loro effetti sono preventivi, terapeutici e attrattivi.
Un esempio di offerta di natura minerale é l’acqua – omi – usata nella preparazione dell’alimentazione degli Orixás. L’acqua possiede una incontestabile forza vitale. Esempi di offerte di natura vegetale sono l’ obi e l’orobô, alimenti fondamentali per le divinitá. Le foglie e le radici servono per consacrare gli Orixás, dovendo essere osservata la compatibilitá di ogni foglia/radice con ogni Orixá. Le offerte di natura animale devono anche essere fatte in accordo alla preferenza delle divinitá, essendo la loro qualitá e la loro quantitá indicate nei giochi profetici. Quando si tratta di ebó, molte volte lo stesso Odu orienta sul destino che deve essere dato all’animale che potrá essere immolato o liberato in un locale indicato dall’ Odu. Insistiamo nel dire che le offerte devono essere sollecitate dal’Orixá attraverso il gioco profético e con il desiderio personale di soddisfare l’ Orixá. Mai per imposizione del sacerdote.
Le offerte possono anche essere considerate come fonte di alimento per gli Orixás. Chiariamo che i simboli degli Orixás si trovano associati a elementi minerali, vegetali e animali, elementi della natura in quanto l’ Orixá é natura.

ODU

L’ ODU (cammino individuale) é rivelato al’iniziato dopo i rituali di iniziazione.
É Lui che rivela anche i suoi tabu, gli orixás ai quali l’iniziato é legato, é Lui che dá il suo cammino, il codice di condotta sulla vita.
Esistono 16 ODUS principali che si dividono in 256.
L’ ODU puó essere chiamato segno individuale.
Dentro ogni ODU ci sono gli ITAN (mito, storia).

EBÓ

É un rituale importante che vuole aiutare la manutenzione delle difese spirituali.
Quando si pratica um EBÓ, si há una rivitalizzazione dell’energia dell’individuo molto significativa, provocando um miglioramento visibile nell’armonia personale e nella vitalitá tanto emozionale quanto física.
L’ EBÓ é un meccanismo che allontana le forze negative.

La forza di propulsione

Come presentato anteriormente, attraverso il gioco di ifá si esprimono gli Odus che sono interpretati dal sacerdote. Ogni Odu raccomanda ebó, che sia per evitare , che sia per allontanare le difficoltá. Ebó é un atto sacro realizzato con l’obiettivo di alimentare le forze capaci di proporzionare all’uomo la soluzione dei suoi problemi, come anche armonizzarlo con il proprio destino. É di responsabilitá del Babalorixá dare coscienza al consulente sulla necessitá e l’importanza dell’ebó come mezzo complementare al gioco.
Ricordiamo che gli Odus sempre indicano i tipi di ebó, tanto le persone come le localitá (residenze, aziende, ecc) e le comunitá (quartieri, cittá, stati, ecc) in conformitá con la parola di Ifá.

Riru ebo ne ngbe eni
Airu ki ngbe aniyan

L’ ebó é favorevole solamente per chi lo fa e non per chi lo ignora.

ORUMILÁ E IFÁ

Cosmos, detentore della conoscenza del destino individuale.
Divinitá estremamente primordiale nella gerarchia del Candomblé, Orumilá Baba Ifá, si mostra in questa frase l’intrinseca relazione tra Ifá e le pratiche divinatorie oracolari e con Orumilá come divinitá suprema che presenzió alla creazione del mondo da parte di obatala e oduduwa, e tutto ció che esiste in esso.

IFÁ, che testimonió il destino individuale é chi consosce cosa l’essere umano ancora in emi (spirito) accettó di vivere sulla terra (odu individuale), pertanto é colui che conosce maggiormente la storia di ognuno.

Nei giochi profetici di Ifá gli odus descrivono tutta la storia della terra e dell’umanitá, le sue relazioni, le emozioni, infine tutto sin dalla formazione della terra e l’avvento dell’essere umano su di essa, com tutto cio´che vive su di essa. Ed é Ifa chi ci descrive tutto ció, indicando le pratiche liturgiche, indicando le proibizioni e gli Orixás da venerare.
É infine il grande orientatore e detentore della conoscenza liturgica del Candomblé.
Ifá ha vari titoli, elere ipin, il testimone del destino, colui che allontana il giorno della morte, il piccolo grande uomo, il saggio…
La pratica del gioco di opele ifa o dei coquinhos do dendezeiro (16) é ristretta ai babalawos (solo uomini), in quanto quella dei búzios ai babalorixás o iyalorixás (uomini e donne).
La sua relazione com Exu ´molto stretta, in quanto questo é il messaggero degli Orixás e dei propositi del gioco di Ifá.
Per Ifá, ognuno ha il suo próprio destino, in quanto cada l’individualitá nel Candomblé é molto rispettata… Ognuno há il suo cammino differenziato, tuttavia il culto comune degli Orixás si fa collettivamente.