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Orixás di Candomblé

Nome generico delle divinitá Yorubá – forze della natura.
La religione degli Orixás é legata allá nozione di famiglia. La famiglia numerosa, che ha origine da uno stesso passato, che ingloba i vivi e i morti. L’ orixá sarebbe, in principio, um ancestrale divinizzato che, in vita, stabilí vincoli che gli garantirono un certo controllo sulle forze della natura come il fulmine, il vento, le acque dolci o salate, assicurandogli quindi la possibilitá di esercitare certe attivitá come la caccia, la lavorazione dei metalli o, ancora, acquistando la conoscenza delle proprietá delle piante. Il potere, ASÈ, dell’antenato-orixá avrebbe, sopo la sua morte, la facoltá di incarnarsi momentaneamente in uno dei suoi discendenti durante um fenomeno di possessione da egli provocata.

Le caratteristiche che l’individuo assume relative al suo Orixá nella vita quotidiana, dimostrano aspetti comportamentali sotto la suggestione psico sociale degli Orixás verificatisi nel gruppo di Candomblé in San Paolo.

La determinazione di tali Orixás é posteriore al manifestarsi del comportamento. Quando c’é conflitto tra gruppi sociali o quando occorre una difficoltá nella definizione del modello comportamentale, sorgono gli Orixás Intermediari.

Quando un modello indefinito persiste nel gruppo per lungo tempo, si há uma tendenza a stabilire um Orixá in piú nel Panteon. L’ Orixá risulta solo qando cristallizza nel gruppo, rinforzando la tesi che dice che l’Orixá é la risultante e non il risultato di determinate frazioni che compongono il modello comportamentale. Ció accadrebbe per um processo di sincretismo, in cui la própria natura offre il comportamento alternativo affinché avvenga uma definizione.

 

EXU

É un Orixá di multipli e contradditori aspetti, il che rende difficile descriverlo di forma coerente.
Exu é il guardiano dei templi, delle case, delle cittá e delle persone. É lui che serve da intermediário tra gli uomini e gli dei. Per tale ragione niente si fa senza di lui e lê offerte si fanno sempre prima a lui di modo che vengano neutralizzate lê sue tendenze a provocare malintesi tra gli esseri umani e gli dei e tra gli dei stessi. L’archetipo di Exu é molto comune nella nostra societá, in cui proliferano persone con carattere ambivalente (buone e cattive allo stesso tempo).

Saluto – Laroi e Exu ou Bara o

 

 

OGUM

Rappresenta la forza Del diritto e della guerra. Patrono del soldato guerriero, dei cacciatori, dele persone che ricercano energeticamente i propri obiettivi e non si scoraggiano facilmente. Protegge i fabbri, i fabbricanti di utensili, collegandosi cosí con il lavoro operativo. Simbolicamente é l’ Orixá della própria evoluzione dell’universo, la cui dinamica si dirige verso l’infinito.
I figli di Ogum hanno um comportamento operoso, sono attivi e tendono a realizzare lavori fisici, quase sempre manuali. Per questo sono abili in generale.
Saluto – Patakori, Jaci ,Jaci , ou ainda Ogum, Ogunhe!

 

 

OXÓSSI

Il dio dei cacciatori, rappresenta il padrone dei Boschi, rende le spedizioni efficaci rendendo la caccia abbondante. È nominato “ODÊ”, il suo nome originale é relazionato allá genesi e allá própria creazione del pianeta Terra. La sua danza rappresenta i movimenti di uma caccia, movimentando l’arco e la freccia, pronta ad essere lanciata. Ci sono momenti in cui si esprime una lotta per il predomínio nella gerarchia mitologica. I figli di Oxossi sono persone esperte, rapide, sempre allerta e in movimento. Dimostrano quasi sempre una inquietudine intellettuale, sono metafisici, sognatori, creativi e instabili. Cercano veritá profonde non sempre ottenute in decorrenza di inquietudine e di nítida assenza di attitudini di persistenza. Sono persone piene di iniziativa e sempre sulla via di nuove scoperte o nuove attivitá. Hanno il senso di responsabilitá e della famiglia. Sono generose, ospitali e amanti dell’ordine ma amano cambiare residenza e trovare nuovi mezzi di esistenza in detrimento, a volte, di uma vita domestica armoniosa e calma.
Saluto – Okê,Odé!

 

 

OSSAIM

Orixá di grande importanza, in quanto é la divinitá delle piante medicinali e sacre.
I figli di Ossaim sono persone com carattere equilibrato, capaci di controllare i propri sentimenti e emozioni. Sono individui la cui sraordinaria riserva di energia creatrice e di resistenza li aiuta a raggiungere gli obiettivi che si propongono.
Saluto – Ewe Ewe

 

LOGUM

Questo Orixá ha la particolaritá di vivere sei mesi all’anno sulla terra, mangiando côn la caccia e gli altri sei mesi sotto lê acque di un fiume cibandosi di pesce.
Egli alterna anche il proprio sesso, maschile per sei mesi e femminile per gli altri sei.
Tale divinitá, come si racconta in África, há avversione ai vestiti rossi o marroni e nessuno dei suoi adepti oserebbe usare tali colori.

 

 

OXUMARÉ

Orixá dell’Arcobaleno, che quando si trovava sulla terra fu um grande Babalawo.
Il serpente che morde la própria coda; simbolizza la ricchezza, la continuitá che si concretizzano nel legame tra cielo e terra.
È dela famiglia “Vodun” (Nana ,Omolu e Obaluaê).

Saluto – Arron Bo Boi

 

OBALUAYÊ

É il signore della terra, dell’esistenza umana. Há sempre la figura del curatore. Símbolo della propagazione e della cura delle malattie. Mitologicamente há vagato per le tribú africane curando i malati di vaiolo. Un giorno Obaluayê prese la malattia, ma grazie ai suoi poteri curativi sopravvisse, malgrado non evitasse la malformazione fisica. Per questo si ricopre di paglia di Costa e il suo simbolo é il popcorn, la cui apparenza ricorda la pelle dopo la malattia. Popcorn, il miglio, é anche símbolo dell’alimento, ossia del rafforzamento e della salute: Obaluayê-medico.
I figli di Obaluayê sono severi, impulsivi e si irritano facilmente; tale modello comportamentale é quasi sempre presente in essi. Si trovano con frequenza in mezzo alle persone che esercitano attivitá di leadership nei gruppi orientati ai lavori sociali e comunitari.
Saluti – Atotô, Ajuberô !

 

IROCO

Fu il primo albero ad essere piantato nella terra e in esso abita lo spirito di Iroco. Orixá vigoroso che in Brasile puó solo avere un iniziato in ogni aia, in quanto esiste un solo albero di Iroco in ogni casa.
Per la natura propria di questo orixa, egli abitò nella parte esterna del terreno , all’aria aperta, per dar vita ad una delle sue funzioni primordiali che è il legame fra aye (TERRA) e orum (CIELO) collega gli elementi terra e aria comunicando ed integrandosi con il fuoco nella figura di Oya Inoltre è molto connesso all’ orixa oko dell’agricoltura, Iroko è orixa della vitalità, del vigore, passa questa energia ai discendenti attraverso la sequenza delle relative offerte.
Questo incide molto sull’ ecologia e sull’incantamento degli spiriti degli alberi, sulla durata delle foreste ed sulla conservazione degli stessi. Segnala all’umano che la specie vegetale ha una propria energia vitale, e che è viva… e dove c’è vita esiste chiaramente genealogia (dinastia)….
Un albero di Iroko nel Brasile può arrivare ad avere 250 anni. Esso arriva al futuro con apparenza ed energia costanti, essendo così un orixa che testimonia le trasformazioni della natura e degli uomini , potendo fare appello alla memoria per la conservazione delle abitudini e delle tradizioni, per la salvezza delle forze primordiali, e per l’essenza dell’ axe e della natura.
Rappresentazione: il proprio albero
Elementi: terra e fuoco
Dinamica: comunicazione fra il modo visibile e invisibile
Colori: bianco con righe verdi o grigio cenere
Giorno della settimana: giovedi
Saluto: Erò

 

IBEJI

Il concetto é che tutti gli Orixás sono venerati come antenati divinizzati in un collegamento con qualche forza o fenomeno della natura.
Gli Ibeji, sincretizzati come Cosme e Damião sono venerati daí seguaci come antenati e anche divinizzati in connessione con i gemelli nati.

 

XANGÔ

Rappresenta il raggio e il fulmine in tutta la sua intensitá, é l’espressione maggiore di una dinastia, OYÓ, tribú localizzada in Nigéria. Si tratta del potere tribale maggiore, detentore della decisione giudiziale, é imponente, padrone dell’oro e di tutte le ricchezze materiali. Il suo simbolo é l’ascia.
I figli di Xangô sono creature circospette, con comportamento marcante e poco flessibili.
Saluto – Kao Kabiesy

 

IANSÃ

Rappresenta il fuoco, il vento e la tempesta, avendo il domínio sul tuono e il fulmine tra le nuvole orizzontali, senza attingere la terra.
Si denomina OIÁ, sovrana dei morti, é anche guerriera i cui meriti furono mitologicamente esaltati da Xangô. La sua danza é tempestosa, irrequieta, agile, nervosa e bella. Le figlie di Lansã hanno una personalitá di presenza quasi sempre marcante nel gruppo e trovano sempre delle occasioni per imporre la própria personalitá. Attivitá legate all’incentivo del gruppo sono le piú note. Valorizzano la bellezza física, esaltando attributi personali come: vestiti colorati, pettinature, manifestazioni artistiche, ecc.

Saluto – Epa-Hei,Oiá!

OXUM

Rappresenta i fiumi, i ponti e le cascate. É estremamente femminile, di temperamento voluttuoso e anche tenera, simbolizza la bellezza della donna cosí come i suoi capricci e le sue tecniche di seduzione.
Quando l’ indivíduo é di sesso femminile, tende ad attrarre il sesso opposto in quanto giá há una dose elevata di sensualitá.
I suoi axés sono costituiti da pietre del fondo del fiume Oxum, di gioielli di rame e di un pettine di tartaruga.

Saluto – Ora Ie Ieo

 

OBA

É una guerreira coraggiosa e forte, é un Orixá femminile molto enérgico e fisicamente piú forte di molti orixás maschili. Divinitá del fiume con lo stesso nome, fu la terza donna di Xangô.
La danza di Obá é uma danza di guerra: afferra una sciabola in una mano e lo scudo nell’altra.

 

 

YEWA

É un Orixá femminile, legato alla bellezza, all’alba e alle madri streghe.
In Brasile, questa divinitá carica in sé una grande dose di femminilitá.

Saluto – Hi, Ho !

YEMANJÁ

Rappresenta le acque del mare con tutta la loro immensa feconditá, fonte di vita in tempi remoti. Si tratta di uno dei piú antichi Orixás delle acque, occupando a lato di Oxalá, nella mitologia, una posizione di alta gerarchia. Sposa di Oxalá, há prodotto tutte le forze della natura con lui. Si denomina Sabá – Regina del mare. Scrittori, artisti plastici, psicologi e sociologi sono alcune delle sue diverse attivitá professionali.
Saluto – Odoyá, Yema

 

 

NANA

É considerada a mais  antiga das divindades  das  águas, não das ondas  turbulentas do mar como Yemojá, ou das  águas calmas  dos rios, domínio de Oxum, mas  das águas paradas dos  lagos e  lamascentas dos pântanos. Nana  é   o arquetipo das pessoas que agem com calma, benevolência, dignidade e gentileza. São pessoas lentas em seus afazeres, como se tivessem a eternidade à sua frente. Agem com segurança e majestade. Tem características  de avós. Suas  reações  são bem equilibradas e  a  pertinência de suas decisões mantem-se  sempre no caminho da  sabedoria e da justiça.

Dia  da semana: segunda  feira, junto  com Obaluaye

Cores:  branca com listas  azuis  e vermelhas

Símbolo:  iberi
Saudação:
Saluba

 

OXALÁ

Rappresenta il padre di tutti gli Orixás, é anche denominato in altre 16 forme: Babá, Orixalá, Obatalã, Oxalufã, Oxaguiã e altri. Sincretizzato da Gesú Cristo per le sue virtú eccelse, per la sapienza e per l’infinita bontá. Simbolicamente rappresenta il Maestro, orientatore di tutti gli uomini. Tutto intorno a lui deve essere bianco, inclusi i suoi utensili, significato di purezza, intoccabilitá, serenitá, sincretizzato in Bahia come il “Senhor de Bonfim”.
I figli di Oxalá hanno come principale attitudine la benevolenza. Mansuetudine, sensatezza, meditazione sono virtú normalmente notate nel comportamento di queste persone. Tendono alla purezza nel giudizio senza dimostrare acondiscendenza gratuita. Si distinguono quase sempre come eccellenti educatori.

Saluto – Xeu Eu Baba ou Epa Baba

 

IYA MI

Sono le grandi Madri (dei tempi remoti, immemorabili) com profondi legami com la terra e il destino degli esseri umani. Sono i genitori della maggior parte dell’ AXÉ (potere vitale) che carichiamo e indiscutibilmente legati alla nostra protezione contro gli attacchi collerici di energie negative generate dagli esseri umani.
Sono importanti nell’accettazione e nell’amenizzazione degli eventi negativi che avvengano nel destino individuale; l’accettazione viene dopo la conoscenza dell’ ODU di ognuno (rivelato attraverso Ifá… chiamato destino).

 

EGUNGUN

Em todas  as religiões  os  antepassados  são cultuados  de  alguma  forma;  na  religião  afro descendente (candomblé),cultuamos  os  nossos  antepassados  atravéz  do culto  dos  Egunguns. Para os Nagôs existem no Brasil três formas de cultuar os ancestrais, os Esa, os Egungun e as Iya-mi Agba.

Os terreiros de Candomblé possuem um local apropriado de adoração do espirito de seus mortos ilustres, esse local é denominado de Ilê ibo aku, casa de adoração aos mortos, enfim todos iniciados no culto aos Orixás.

Os Esa são considerados os ancestrais coletivos dos afro-brasileiros. Seu culto se refere à comunidade em geral. O que destaca o Esa é o fato dele ter-se destacado em vida por servir a comunidade e de continuar atuando em outro plano, contribuindo para o bom desenvolvimento do destino dos fiéis e da casa. O Ilê ibo aku onde são assentados e cultuados os Esa é afastado do templo onde são cultuados os Orixás.

Os sacerdotes que são iniciados especialmente para cuidar do Ilê ibo aku não são adoxu, isso é, não manifestam Orixá. Os ancestrais cultuados no Ilê ibo aku são diferentes dos cultuados no Culto aos Egungun , no primeiro são os espíritos dos falecidos da casa de Candomblé e o segundo são os ara-orun em geral e aos espíritos dos Ojé africanos ou brasileiros; nao esquecendo também  o próprio egungun  como figura mítica  dos  versos  de  ifá, assim como os orixas.

Os Esa são invocados e cultuados em diversas situações, especialmente no padê , e no axexê quando é constituído o assentamento de um adoxu ou dignatário ilustre falecido. O assento de Esa se caracteriza pela representação da existência genérica, e o Egungun pela representação do espírito individualizado, o Egungun se caracteriza pela aparição no aiyê. Os Esa e os Egun são invocados no padê.

O padê  é  uma  obrigação prioritaria  no  candomblé  onde se  louva  exu, as  iyamis e os  esa  para que  assim sejam sempre  venerados  os  nossos  ancestrais   que  são a origem do connhecimento  e os responsáveis  por  estarmos  vivendo  em corpo físico nesta  encarnação, recebendo o  suporte  deles  para vencer  os  obstaculos  e  nos  auxiliar  no  crescimento espiritual,moral e pessoal,nos  afastando dos  ataques  externos , das intrigas, da  inveja, da mentira, da traição,e  de todos os  sortilégios  que  sofremos  no dia-a-dia destes  tempos tão  tumultuados.

O  axexe  é a  cerimonia    que  fazemos  para  prestar as  últimas   homenagens a  alguem  iniciado há mais  de sete anos  ou que  tenha  um cargo hierárquico diferenciada,e para ajudar a  apaziguar a  ida do espirito(emi) na  sua jornada  ao orun(miticamente  céu), ajudando assim a  apagar a  dor  da passagem  do limitado  á  imensidão do corpo  celeste. Para  que  as  memórias de  dor  e  o sentimento  de ruptura  com a  vida na terra  nao  fiquem impreganadas  na energia  deste entao corpo espititual.

 

 

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